Di seguito riportiamo il comunicato stampa integrale di Isvec srl, gestore del servizio rifiuti a Castel Volturno, in risposta all’articolo sulle dichiarazioni di un dipendente del cantiere.
Il comunicato di Isvec
“In riscontro ad un articolo comparso su alcuni mezzi di comunicazione web, la Isvec s.r.l. in maniera del tutto trasparente intende chiarire punto per punto quanto erroneamente descritto sul cantiere del comune di Castel Volturno.
Rispetto alle denunce pubbliche inerenti alle condizioni del cantiere, in seguito al sopralluogo ASL è stata riscontrata la necessità di piccoli adeguamenti che sono stati tempestivamente realizzati. Sul fronte automezzi un solo un camion, e non due, necessita di riparazione in loco e l’azienda ha attivato tutte le procedure previste dal caso.
Sull’utilizzo dei contenitori e sull’ errato conferimento da parte dei cittadini, l’azienda in più occasioni ha segnalato all’ente la situazione; purtroppo anche a fronte di una attività di repressione continuano ad essere riscontrate problematiche relative all’abbandono incontrollato.
Infine, per quanto riguarda la questione degli straordinari, l’orario di servizio è strutturato in due turni giornalieri che non prevedono il notturno e tutte le spettanze previste dal contratto di categoria vengono corrisposte regolarmente. L’azienda ha altresì, contestato alcuni dipendenti che arbitrariamente, uscendo in orario di servizio diverso da quello disposto, sono contravvenuti alle direttive aziendali“.
Nota del direttore di Informare
La replica dell’azienda, per quanto apprezzabile visto il perdurato silenzio dell’ente pubblico, sottolinea la gravità di alcune questioni. Preso atto e dato già riscontro mediatico di ciò che concerne i controlli passati dell’Asl, resta un punto aperto sulla presenza di un automezzo nel cantiere con all’interno dei rifiuti in putrescenza.
L’azienda afferma, in parte poiché fa menzione solo di un automezzo, della presenza di un camion fermo al cantiere e di cui si attende la riparazione, ma qual è la risposta sull’accusa più grave, ovvero la presenza all’interno del mezzo di una cospicua mole di rifiuti in putrefazione?
Vista la trasparenza mostrata dall’azienda nel confronto con la stampa, attendiamo di conoscere la risposta a un interrogativo ancora irrisolto.
di Antonio Casaccio