A Castel Volturno è ancora vivo il ricordo di Luigi Izzo, il barbiere ucciso sotto casa nella notte tra il 5 ed il 6 novembre scorso. In sua memoria l’intera comunità castellana si è unita per una fiaccolata; presente anche la moglie Federica, accompagnata dai familiari, per chiedere una pena adeguata nei confronti degli assassini.
“Assassini devono pagare la loro pena, come è giusto che sia”
Federica, visibilmente provata, ha poi letto una lettera in onore del marito: “Eravamo ad un passo dalla felicità assoluta quando tutto è finito. È bastata una notte per trasformare la casa dove per anni eravamo stati felici, in quella in cui il mio amato Luigi è morto tra le mie braccia. Perché mio marito è stato assassinato? Oggi non sono qui a raccontare che persona meravigliosa era mio marito. Oggi sono qui affinché tutti capiscano che la tragedia che ha colpito la nostra famiglia poteva colpire chiunque. In pochi istanti la vita di un ragazzo e dei suoi cari è stata spezzata. Luigi non deve essere dimenticato. I suoi assassini devono pagare la loro pena, come è giusto che sia“.
I presunti colpevoli
Al momento sono finiti in manette Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio. Per entrambi l’accusa è di omicidio volontario in concorso con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi.