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Castel Volturno: 3 vite spezzate che possono insegnarci tanto

King Edomwadoba 18/03/2023
Updated 2023/03/21 at 11:23 AM
5 Minuti per la lettura

La mattina del 7 Febbraio 2023, a Pinetamare, è scomparso Gerardo; un uomo solo, scorbutico, senza amici, come al momento della sua morte. Viveva da solo col suo cane in una stanza abbandonata, ex sede di una squadra di calcio giovanile, dove è morto dal freddo e per lo stato di povertà in cui viveva; non aveva tanto cibo né acqua, era povero e solo.

Come lui, a malincuore, altre due persone hanno avuto la stessa sorte: Christian Ueangu e Lorenzo Bastelli, entrambi giovani sportivi, ragazzi entusiasti ma rimasti senza speranza davanti alla sofferenza che hanno vissuto. Christian era un giovane ragazzo afro-italiano di circa 14 anni, che dopo esser stato ricoverato in terapia intensiva per una malattia al midollo osseo, è rimasto in ospedale per circa 2 mesi, nei quali non ha visto nessun amico, nessuna visita da qualcuno che lo potesse incoraggiare, sostenere. É stato lasciato solo.

Forse anche per forze maggiori, fuori dal controllo di chi non sapeva delle sue condizioni, il giorno prima della sua morte, gli è rimasto solo un saluto sui social dal suo calciatore preferito Victor Osimhen; stesso giorno in cui anche la maggior parte dei suoi amici scoprirono che lui stesse male e che stava in ospedale.

Lorenzo al contrario, alla sua morte, causata da un tumore del Sarcoma di Ewing, è stato salutato con messaggi, letterine e video da ogni parte della nazione. Tutti gli auguravano di riprendersi presto; però alla fine il tumore ha avuto la meglio. È per volontà della madre che Lorenzo ha ricevuto questi messaggi, tramite i suoi canali social, con un appello per donare calore umano ad un ragazzo che da 2-3 anni viveva una vita monotona e quasi difficile.

3 vite che ci insegnano tanto

Queste tre morti sono diverse ma si assomigliano nelle storie, per la solitudine e l’abbandono, e gli effetti negativi sulla salute psicologica, fisica ed emotiva; ma in realtà in questo periodo, come ogni giorno delle nostre vite del resto, se ne va qualcuno, lasciando un segno profondo dentro di noi, e perciò ho voluto dedicare a questi una lettera.

Scusa…

“Volevo chiederti scusa, mi dispiace se non ci sono stato quando potevo, mi dispiace non averti potuto salutare un’ultima volta; mi scuso se qualche volta ti ho abbandonato, non era mia intenzione. Non volevo lasciarti solo, non volevo abbandonarti alla paura della notte che stavi vivendo; lo so, tra l’altro, che non sono perfetto,  che nonostante le volte in cui siamo stati insieme, non ci sono stato lì per te sempre, e molte altre volte, anche quando più ti serviva, ma una cosa che voglio farti sapere è che: siamo umani, e anche se adesso non ci sei più, sarai per sempre nei miei pensieri, non ti dimenticherò mai, sarai per sempre parte di me… e anche se non te l’ho detto prima, Voglio che sai che Ti voglio bene, e te ne vorrò per sempre ”.

Questo lo dedico a Cristian, Lorenzo, Gerardo…. Questo lo dedico a voi; e a tutte le persone che, come loro, non ci sono più.

Per noi emittenti invece, c’è qualcosa da ricordare: si vive una sola volta, e un giorno, anche noi, non ci saremo più.

Diventiamo saggi, impariamo a vivere bene e ad amare. Loro non ci sono più, ma una cosa da loro la dobbiamo imparare: la voglia di vivere, e di farlo al massimo; nella speranza, di farlo con cuor sincero e d’amore. Lo sai, Molte volte quando abbandoniamo le cose è li che iniziano a morire…

Illustrazione di King Edomwadoba

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