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Caserta, prima gara di Mantrailing: la disciplina cinofila per la ricerca di persone scomparse

Redazione Informare 07/02/2022
Updated 2022/02/07 at 4:30 PM
3 Minuti per la lettura

La prima gara di Mantrailing Sportivo Opes Cinofilia – Circuito Campania si è svolta a Caserta.

All’evento hanno presenziato il giudice nazionale Opes Giuseppe Brini, come supervisore; l’assessorato alla Protezione Civile retto da Massimiliano Marzo, che ha organizzato la gara insieme al gruppo di volontari guidato da Francesco Brancaccio. Hanno collaborato anche il centro cinofilo Happy Dog Park, con referente Lucia Daniele, e la Pro Loco del Real Sito di San Leucio.

La gara ha riguardato la ricerca di un disperso con l’impiego di cani molecolari.

Le parole degli organizzatori

«Uno degli obiettivi prioritari, per quanto mi riguarda, è quello di creare una perfetta osmosi tra associazioni, volontari e istituzioni affinché uniti possiamo fornire risposte immediate alla cittadinanza – dichiara l’assessore Massimiliano Marzo – L’iniziativa di oggi, che abbiamo voluto fortemente organizzare a Vaccheria, dimostra innanzitutto che esiste una concreta e fattiva collaborazione tra i vari soggetti coinvolti e al contempo che le frazioni sono il cuore pulsante della città di Caserta».

«Da quando è iniziato il nuovo percorso della Protezione Civile di Caserta abbiamo puntato molto sulle esercitazioni – ha affermato il coordinatore del gruppo comunale dei volontari, Francesco Brancaccio – In sinergia con l’amministrazione comunale del sindaco Carlo Marino abbiamo fin da subito deciso di fare della prevenzione il cardine della nostra azione».

Ma cos’è il Mantrailing?

Si tratta di una disciplina cinofila applicabile al settore della protezione civile e forze dell’ordine, con lo scopo di ricerca di persone scomparse o di partecipazione ad indagini. Alcuni esempi sono la ricostruzione di una scena del crimine, rapine, furti o stupri.

I cani da mantrailing vengono legati ad un guinzaglio lungo e seguono un percorso effettuato da una persona attraverso la sua traccia olfattiva, necessaria per dare il via al lavoro. Riescono a seguirla anche dopo 24/48 ore, fino ad un massimo di 13/15 giorni.

Il lavoro inizia quindi con la presentazione di un input olfattivo, come un oggetto o un indumento, contenente l’odore. Tuttavia, vi sono anche casi in cui il cane parte da un’area generica senza l’utilizzo di un input olfattivo, ad esempio dal luogo dove si è consumato il crimine.

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