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Casagiove: inaugurato il GardenAut, il giardino inclusivo per i bambini con spettro autistico

Grazia Sposito 15/09/2021
Updated 2021/09/15 at 4:12 PM
3 Minuti per la lettura
Raffaella e Giuseppe sono i genitori di un bimbino con bisogni speciali di nome Michele. La loro è una storia di coraggio, consapevolezza e trasformazione. Questi tre stati d’animo hanno caratterizzato negli ultimi anni la loro vita. La paura è iniziata con la diagnosi di disturbo dello spettro autistico di loro figlio. Paura di non saper affrontare situazioni difficili che ci sarebbero presentate, paura di non riuscire come genitori ad aiutare Michele a trovare il suo posto nel mondo. La paura di vedere il proprio figlio con lo sguardo rivolto verso il vuoto e con la difficoltà d’integrarsi con i suoi coetanei.
Un percorso non facile di necessario cambiamento che però, grazie al supporto degli specialisti, ha portato alla consapevolezza. Consapevolezza che è possibile costruire un futuro all’altezza dei bisogni di Michele. Consapevolezza che, se c’è un grande lavoro dietro, mamma e papà possono gioire per i suoi molteplici traguardi.
Spinti dal desidero di voler cambiare qualcosa, Raffaela e Giuseppe decidono di fondare AMA, Associazione Michele Autismo, che ha lo scopo di creare una rete d’informazione, sensibilizzazione e tutela dei diritti delle persone con lo spettro autistico. Iniziano a costruire di una rete di contatti con associazioni locali e istituzioni, fino ad arrivare a trasformare un pezzo di terra incolta in un luogo di inclusione.

Pertanto, è stato inaugurato in via Montecupo, a Casagiove, il GardenAut. Un giardino dove tutti i bambini, ma in particolare quelli con bisogni speciali, possono, in maniera inclusiva, socializzare e giocare insieme. Bisogna ringraziare la famiglia Boggio e l’AMA perché la Città di Casagiove sia entrata nel novero di quei pochissimi comuni nel mondo che sono sede di un giardino progettato e dedicato ai bambini con Disturbi dello Spettro Autistico (ASD).

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Raffaella e Giuseppe sono i genitori di un bimbino con bisogni speciali di nome Michele. La loro è una storia di coraggio, consapevolezza e trasformazione. Questi tre stati d’animo hanno caratterizzato negli ultimi anni la loro vita. La paura è iniziata con la diagnosi di disturbo dello spettro autistico di loro figlio. Paura di non saper affrontare situazioni difficili che ci sarebbero presentate, paura di non riuscire come genitori ad aiutare Michele a trovare il suo posto nel mondo. La paura di vedere il proprio figlio con lo sguardo rivolto verso il vuoto e con la difficoltà d’integrarsi con i suoi coetanei.Un percorso non facile di necessario cambiamento che però, grazie al supporto degli specialisti, ha portato alla consapevolezza. Consapevolezza che è possibile costruire un futuro all’altezza dei bisogni di Michele. Consapevolezza che, se c’è un grande lavoro dietro, mamma e papà possono gioire per i suoi molteplici traguardi.Spinti dal desidero di voler cambiare qualcosa, Raffaela e Giuseppe decidono di fondare AMA, Associazione Michele Autismo, che ha lo scopo di creare una rete d’informazione, sensibilizzazione e tutela dei diritti delle persone con lo spettro autistico. Iniziano a costruire di una rete di contatti con associazioni locali e istituzioni, fino ad arrivare a trasformare un pezzo di terra incolta in un luogo di inclusione.L’associazione AMA ha messo a disposizione il terreno di sua proprietà sul quale verranno svolte attività di vario tipo (laboratori, orto didattico) allo scopo di ospitare gruppi di bambini autistici, con le loro famiglie, insieme però anche a bambini che non necessitano di bisogni speciali. L’ampio spazio è stato attrezzato con: aree per orticoltura (zucche e mais) ed erbe aromatiche, percorso dei cinque sensi a piedi scalzi, panchine, giostrine, piccolo laghetto con pesciolini, recinto con tartarughe di terra, sabbiera, percorso pedonale, piccolo capanno per gli attrezzi, area con tavoli da picnic dove poter fare ricreazione e svolgere attività laboratoriali per e con i bambini, con la collaborazione di personale specializzato.
L’associazione AMA ha messo a disposizione il terreno di sua proprietà sul quale verranno svolte attività di vario tipo (laboratori, orto didattico) allo scopo di ospitare gruppi di bambini autistici, con le loro famiglie, insieme però anche a bambini che non necessitano di bisogni speciali. L’ampio spazio è stato attrezzato con: aree per orticoltura (zucche e mais) ed erbe aromatiche, percorso dei cinque sensi a piedi scalzi, panchine, giostrine, piccolo laghetto con pesciolini, recinto con tartarughe di terra, sabbiera, percorso pedonale, piccolo capanno per gli attrezzi, area con tavoli da picnic dove poter fare ricreazione e svolgere attività laboratoriali per e con i bambini, con la collaborazione di personale specializzato.

L’amministrazione comunale ha subito aderito al progetto “Casagiove Città Blu” che si svolgerà nel giardino, per attuare modalità e forme di accoglienza utili a facilitare la fruizione di attività e servizi da parte delle persone autistiche.

di Grazia Sposito

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