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Caro vita, la situazione economica è peggiorata per un italiano su tre

Cristina Siciliano 17/06/2023
Updated 2023/09/25 at 9:33 PM
4 Minuti per la lettura

La crisi economica, aggravata dalla pandemia, ha peggiorato lo stato di ansia per gli italiani. Ne stanno soffrendo in particolare due gruppi che erano già fragili: i giovani e le famiglie. Si ha paura di ciò che non si conosce, di ciò che non si riesce a controllare. Infatti, un italiano su tre vive in una condizione economica difficile a causa della morsa dell’inflazione che avvolge la quotidianità delle famiglie italiane. Le più colpite sono le famiglie meno abbienti.

Grazie ad uno studio, insieme alle organizzazioni omologhe di consumatori di Spagna, Belgio e Portogalloparte di Euroconsumers – Altroconsumo ha potuto fotografare l’attuale condizione economica e i comportamenti adottati dagli italiani, che si vedono costretti a tagliare una parte dei consumi o a ricorrere a prestiti

Situazione economica peggiorata per un italiano su tre: i dati

Lo studio ha riportato una panoramica dei dati che rispecchiano tale situazione. Infatti, l’organizzazione ha rilevato una situazione economica in netto peggioramento: ad aprile del 2022, il 31% delle persone intervistate raccontava di non essere stata in grado di accantonare alcun risparmio alla fine del mese.

Bisogna sottolineare che questa percentuale è salita però al 41% a dicembre 2022. Affrontare la quotidianità diventa quindi sempre più complicato: il 37% del campione è dovuto ricorrere ai risparmi accumulati, arrivando a dover chiedere una mano ad amici e parenti nel 13% dei casi. 

Questi dati confermano che il carovita penalizza ulteriormente le famiglie più fragili: il 44% di coloro che si trovano in una situazione economica già difficile ha avvertito un “grande impatto negativo” sulla propria qualità di vita. L’inflazione ha costretto gli italiani a cambiare i propri modelli di consumo, facendo necessariamente dei tagli: il 57% del campione analizzato afferma di aver rinunciato a molte attività culturali, mentre il 59% ha ridotto il budget destinato a viaggi e vacanze.  

Tuttavia, solo il 2% delle persone sostiene di non aver cambiato alcuna delle proprie abitudini né di aver tagliato le spese per il tempo libero. Inoltre, nel 56% dei casi i cambiamenti di stile di vita causati dall’aumento dei prezzi hanno avuto un impatto negativo sul benessere psicologico delle persone. 

Difficili le spese di prima necessità 

Per alcune famiglie sono diventate insostenibili anche le spese di prima necessità, come i consumi energetici, o sono state costrette a cambiare le proprie abitudini alimentari: ad esempio, il 42% degli italiani non riesce a pagare le bollette, mentre il 20% ha ridotto l’acquisto di cibo (in particolare, il 31% ha tagliato la spesa per la carne e per il pesce, mentre il 16% quello di frutta e verdura). 

Le conseguenze del caro vita 

Nel 56% dei casi questi cambiamenti hanno avuto anche un impatto negativo sul benessere psicologico della persona. Una buona parte, esattamente il 78%, è convinta che le aziende stiano approfittando dell’inflazione per aumentare i loro profitti in maniera ingiustificata e questo genera un clima di sfiducia verso le istituzioni. Quasi metà del campione, il 48%, non crede che il governo eserciti un controllo efficace per evitare che si verifichino aumenti ingiustificati di prodotti e servizi. 

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