Calma e sangue freddo: Napoli-Empoli 2-0, azzurri da 10 e lode

Pasquale Di Sauro 08/11/2022
Updated 2022/11/09 at 12:41 AM
6 Minuti per la lettura

Ci vuole calma e sangue freddo al Maradona. Senza fretta ma senza sosta, il Napoli è un pugile che gioca sui nervi dell’avversario, gli azzurri mettono a segno il colpo decisivo dopo sessantanove minuti, mandano definitivamente k.o. l’Empoli a due dalla fine, portano a casa la decima vittoria consecutiva in Serie A e si godono la vetta della classifica.

Maturità

L’anno scorso non era raro vedere gli uomini di Spalletti faticare con le piccole. Proprio contro l’Empoli, ad aprile, arrivò forse la sconfitta più dolorosa per gli azzurri, il tracollo del Castellani, quando in dieci minuti subirono la rimonta nel finale dei toscani che misero a segno tre gol completando la rimonta, complice anche l’errore di Meret. Oggi è un’altra storia, il Napoli è paziente, sicuro dei suoi mezzi, della qualità dei suoi giocatori, mette da parte il nervosismo e cinico sfrutta un episodio: Osimhen al 67′ guadagna un rigore che Lozano realizza sbloccando il match. Maturità, se questa squadra così giovane – dopo l’addio dei senatori in estate – doveva ancora confermare questa virtù, eccola servita, tre punti conquistati con il mestiere, ciò che conta per arrivare fino e in fondo.

Scelte iniziali

Spalletti cambia cinque pedine rispetto alla trasferta di Bergamo. Dentro: Mario Rui; Ostigard; Ndombele; Politano e Raspadori. L’idea è dare freschezza considerati gli incontri ravvicinati, in effetti nel primo tempo la corsa c’è, le idee pure, ciò che manca agli azzurri – oltre ad un pizzico di fortuna – è la concretezza negli ultimi metri. Osimhen nel primo tempo lotta come un leone su tutti i cross che arrivano da Mario Rui e da Di Lorenzo. Raspadori ci prova più di una volta, sfiora anche il gol al 45′ quando la sua conclusione passa vicino al palo con Vicario immobile. Anche Ndombele e Politano giocano bene la prima frazione, ma serve un guizzo, un episodio che sembra non voler arrivare.

Dalla panchina

Il Napoli del primo tempo – ma anche del secondo – rischia pochissimo. La fase difensiva funziona, Kim comanda, Ostigard bene in anticipo, le marcature preventive e l’interdizione delle mezze ali non permettono all’Empoli di ragionare e ripartire. I toscani pensano a difendere con ordine e ci riescono pure ma difficilmente superano la metà campo. Gli ospiti trovano un po’ di spazio a sinistra – complice anche qualche errore di Mario Rui – ma non portano mai veri pericoli verso la porta di Meret. Gli azzurri invece manovrano principalmente sulla fascia destra, e da lì nel secondo tempo, con il cambio Lozano-Politano che le cose si fanno interessanti. Spalletti capisce che serve la scossa, al 64′ effettua una mini rivoluzione, inserisce il messicano insieme a Zielinski ed Elmas che sostituiscono Ndombele e Raspadori. La squadra comincia a somigliare a quella che ha battuto l’Atalanta nello scorso turno, il pallone gira meglio, più velocemente e con più qualità proprio quando gli avversari accusano la stanchezza dovuta al 75% di possesso palla del Napoli. Poi la scintilla…

Miglior attore non protagonista

Sempre lui, ancora Osimhen. Altri 90 minuti in campo per il nigeriano, Spalletti non rinuncia alla sua arma più letale. Victor è un pericolo costante, sa farsi sentire anche se non trova il gol, è lui il miglior attore non protagonista della partita, l’anticipo in area di rigore su Marin che poi lo tocca in maniera irregolare vale il calcio di rigore, l’episodio che permette al Napoli di trovare finalmente il vantaggio. Generosamente poi lascia il pallone nelle mani di Lozano che realizza il primo penalty battuto con la maglia azzurra sbloccando la partita. Dopo l’esultanza, il messicano in cinque minuti si prende definitivamente la scena, un fallo subito da Luperto costa al difensore dell’Empoli il secondo giallo, i toscani restano in dieci uomini e di fatto terminano la loro partita. Più incisivo del collega Politano, Chucky conquista il Maradona con le sue falcate sulla fascia destra, una di queste, accompagnate da un dribbling, crea l’assist per Zielinski che al minuto 88 sbuca dietro Osimhen per raccogliere un cross trasformato dal polacco in rete.

Continuare

Nel finale c’è spazio per Simeone e Demme che prendono al 90′ il posto di Osimhen e Lobotka usciti tra gli applausi. Al triplice fischio scatta la festa che i tifosi azzurri vivono da inizio stagione. Se il Napoli con questa vittoria dimostra maturità, l’ambiente non è da meno. Sulla scorta di recenti esperienze passate, adesso si riesce a distinguere l’illusione da una constatazione di una realtà promettente. Vincere per continuare a vincere, ci vuole calma e sangue freddo…

Le pagelle

Meret 6

Di Lorenzo 6.5

Kim 6.5

Ostigard 6

Mario Rui 6

Anguissa 6.5

Lobotka 6.5 (90′ Demme s.v.)

Ndombele 6 (64′ Zielinski 6.5)

Politano 6 (64′ Lozano 7)

Osimhen 7 (90′ Simeone s.v.)

Raspadori 6 (64′ Elmas 6)

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