Maradona avrebbe compiuto 62 anni oggi, resta nei cuori dei tifosi e loro gli dedicano ricordi e nostalgia
Il ricordo del grande campione ha avuto inizio ieri proprio nello stadio che porta il suo nome. Al Diego Armando Maradona una festa che continuerà oggi per tutta la giornata nei luoghi che Napoli ha dedicato al suo idolo. Prima del fischio d’inizio del match contro il Sassuolo, la statua del Diez ha lasciato il tunnel degli spogliatoi per fare il giro del campo. Tanti i campioni che hanno partecipato al ricordo dedicatogli, parole accorate di chi ha giocato con lui regalando ai tifosi napoletani ricordi indelebili di vittorie uniche.
All’omaggio dello Stadio, hanno partecipato anche i bambini che Rione Sanità e del Parco Verde di Caivano. Il loro coinvolgimento rappresenta forse al meglio lo spirito di Diego che è sempre stato vicino ai piccoli e forte sostenitore del futuro. Loro Maradona non lo hanno mai visto, ma viene raccontato come una persona di famiglia la cui perdita ha segnato tutti nel profondo. La festa ha certamente avuto un gusto particolare con la vittoria della Sua squadra, portando la felicità ti tutti al culmine. I sogni azzurri non possono non essere accompagnati dal suo ricordo.
La sua Napoli non lo ha dimenticato
Meta di pellegrinaggio di avversari in trasferta, di curiosi ma soprattutto di tifosi di calcio, anche oggi l’altarino votivo di Piazzetta Nilo, che custodisce il “capello di Maradona”, sarà protagonista di una manifestazione commemorativa. Nel pomeriggio, ai Quartieri Spagnoli, verrà presentata una gigantografia del suo piede. Così come tutti i luoghi dove i tifosi hanno realizzato murales e raccolte di sciarpe, bandiere e fotografie. Il culmine arriverà fuori la Curva B del suo stadio, dove è previsto un raduno di tifosi che certamente sarà ricco di cori e commozione.
Aldilà delle vittorie, oltre ogni retorica, Maradona è diventato un figlio di Napoli. La sua partecipazione alla vita della città, la sua attiva vicinanza al popolo, ne ha fatto un idolo indimenticabile. Ma soprattutto una presenza quotidiana nei pensieri anche dopo la sua partenza. E alla sua morte, la sua è diventata un’assenza sentita come quella di un familiare. Ricordata e celebrata nelle sue ricorrenze.
Solite polemiche a disturbare la serenità e la spontaneità dei tifosi
Come sempre accade, non sono mancate le polemiche da parte della famiglia erede del Campione. Ancora una volta hanno ritenuto di dover sottolineare quelli che per loro sono gli “aspetti poco chiari” dello sfruttamento dell’immagine di Diego. Ovviamente, la diatriba riguarda altri e non certamente i tifosi che poco considerano questi aspetti.
Ai napoletani, in generale ai tifosi di Diego, interessa ricordare quanto, prima l’uomo e poi il giocatore, abbia segnato indelebilmente la loro vita.