Cari lettori buon inizio settimana! Voglio spendere qualche parole sulla buona notizia che è di questi giorni, della tanto attesa firma del ministro Speranza al decreto che rende operativo il sospirato Bonus psicologo.
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Emergenza salute mentaleSospirato, perché mai come questa volta sono proprio gli italiani, a chiedere l’attivazione di un bonus che consenta alle classi meno agiate, di poter usufruire dell’aiuto dello psicologo, vista l’emergenza creatasi durante la pandemia, a cui si aggiunge la guerra attualmente ancora in corso, un’emergenza che riguarda buona parte degli italiani, adulti, e minori compresi.Sono proprio i giovani, infatti, a preoccuparci di più, come ho già detto proprio nel mio articolo di esordio della rubrica. Sicuramente l’attuazione di questo progetto è un grande riconoscimento da parte dello stato che la salute mentale ha pari dignità di quella fisica, semmai sia possibile separare mente-corpo.Sempre più studi scientifici validano oramai la tesi che il corpo e la mente sono un’unità indivisibile, e che pertanto non è possibile curare il corpo, se non ci occupiamo anche della mente. La dimensione psicologica dell’uomo, è stata trascurata per troppo tempo oramai e la pandemia ha messo in luce quanto invece è importante rivolgerle la massima attenzione se vogliamo mantenerci in uno stato di benessere.“La terapia può migliorare la qualità della vita significativamente.” E’ questo che stanno riconoscendo anche gli italiani finalmente, chiedendo la possibilità di essere seguiti e sostenuti nell’elaborazione e nell’integrazione nel proprio mondo interno, di fatti così traumatici come quelli che abbiamo vissuto e che continuiamo a vivere.Non più vergogna!Pare che l’attuazione del bonus psicologico significhi anche un’altra cosa molto importante, a mio avviso, ovvero il atto che finalmente gli italiani, riconoscendo il valore dell’aiuto dello psicologo, stiano superando anche la vergogna, che ha accompagnato per tantissimi anni, anche solo l’idea di andare da uno psicoterapeuta e di essere considerati “pazzi”. Finalmente si comincia a comprendere che chi va dallo psicologo non è pazzo, anzi, è una persona che riconosce di aver bisogno di aiuto, e si prende cura di sé.Lo psicologo di base come il medico di base!Il prossimo passo da fare sarà chiedere a grande voce, l’istituzione dello psicologo di base, così come esiste il medico di base, da cui andare per poter chiedere una consulenza e fare un primo screening del problema in questione, e poi l’istituzione di consultori psicologici a cui tutti, possono rivolgersi senza doversi caricare di una spesa a volte lunga e costosa. La salute psicologica è un diritto al pari di quella fisica e bisogna cominciare a pretendere di aver anche questi servizi pubblici! Vi piacerebbe?Bene ora vi saluto e vi lascio una serena settimana, e voglio inoltre avvisare che da questo articolo, la rubrica non sarà più settimanale, ma mensile, pertanto il prossimo articolo, uscirà alla fine del mese di giugno!