Restituire il patrimonio della Reggia di Caserta alla collettività, i Liparoti liberati da anni di incuria e degrado.
La Direzione dell’Istituto museale ha avviato e portato a termine una serie di iniziative finalizzate a curare, manutenere e salvaguardare gli spazi del Complesso vanvitelliano, in molti casi dimenticati o maltenuti da decenni.
Il “quartiere” Liparoti venne costruito all’interno del Bosco vecchio a partire dal 1769 per accogliere i marinai di Lipari adibiti, per la loro esperienza, alla cura della flottiglia che stazionava nella Peschiera Grande realizzata poco distante. Una parte di esso, fino al 2016, è stata occupata da ex custodi della Reggia di Caserta che risiedevano al suo interno.
Negli ultimi mesi la zona è stata oggetto di un impegnativo intervento di pulizia e sgombero. L’area all’aperto, di circa 1500 metri quadrati, era ricoperta da rifiuti e materiale di vario genere fagocitati dalla vegetazione. Lo spazio, al confine con il territorio di Ercole e di Casagiove, presentava baracche e manufatti temporanei abusivi, realizzati in lamiera e con oggetti di recupero di ogni tipo. Recinzioni, depositi attrezzi, pollai e altri ricoveri per animali insistevano su tutta la superficie.
Dopo aver bonificato l’intera estensione dalle piante infestanti, dalle sterpaglie e dai rovi sono stati rinvenuti macerie edili, metallo, plastica e amianto. La superficie presentava, inoltre, sprofondamenti, buche e avvallamenti. Entro la fine dell’anno tutti i materiali verranno smaltiti ad opera di una ditta specializzata. Si è, invece, già provveduto alla rimozione delle alberature pericolanti e l’intera superficie esterna è stata messa in sicurezza.