Ieri sera il decreto “Terra Mia” è stato nuovamente, così come accade da ormai 2 anni, bloccato in consiglio dei ministri.
Si tratta di un decreto che inasprisce le pene per gli ecoreati, introducendo il daspo per le attività che sversano in maniera criminale reflui e scarti industriali e che definisce iter precisi per le bonifiche dei siti orfani.
In soldoni, le aziende che si macchiano di crimini ambientali e che non rimediano immediatamente entrano in una sorta di black list come quella prevista dalla direttiva antimafia perdendo il diritto all’iniziativa economica sul territorio.
Questa volta a porre il veto sono state Italia Viva e Partito Democratico ma siamo convinti che di quanto sta accadendo debba assumersi la responsabilità l’intero governo.” È quanto dichiara la lista ambientalista TERRA in una nota.
“È l’ennesima dimostrazione del fatto che per queste forze politiche non è cambiato un bel nulla e la tutela dell’ambiente è solo una bandierina da sventolare, rigorosamente solo a parole, per esigenze elettorali ma che sottobanco continuano a muoversi in direzione esattamente opposta.
“È l’ennesima dimostrazione del fatto che per queste forze politiche non è cambiato un bel nulla e la tutela dell’ambiente è solo una bandierina da sventolare, rigorosamente solo a parole, per esigenze elettorali ma che sottobanco continuano a muoversi in direzione esattamente opposta.
Pensiamo sia gravissimo.
Gli strumenti per contrastare senza se e senza ma gli inquinatori sono fondamentali per mettere un freno all’escalation di devastazione che stiamo producendo e poter reimmaginare uno sviluppo basato sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, naturalistico, culturale e ambientale del paese.
Pensiamo sia il momento di scegliere da che parte stare.
Con questo ennesimo rinvio le forze di governo stanno dando un segnale bruttissimo a tutti coloro che credono nel rispetto dell’ambiente e della salute”, conclude il movimento ambientalista.