Biblioteche: a rischio la “Giuseppe Palomba”

Francesco Cimmino 23/01/2020
Updated 2020/02/03 at 3:59 PM
7 Minuti per la lettura

Le biblioteche rappresentano un’opportunità educativa fondamentale per bambini e ragazzi […] poiché gratuite e accessibili a tutti. Ma spesso sono carenti proprio nei territori con più famiglie in difficoltà. È quanto emerge dal report settimanale dell’Osservatorio povertà educativa #Conibambini, a cura di Openpolis e Con i Bambini. Di seguito un estratto del rapporto.

Il rapporto dell’Osservatorio povertà educativa

«L’ultimo censimento del 2011 ha stimato che in Italia circa il 3% delle famiglie si trova in una situazione di potenziale disagio economico, soprattutto al Sud. A quota 9,7%, Napoli è la provincia con la più alta percentuale di famiglie in potenziale disagio economico.

Il disagio economico della famiglia può influenzare il percorso educativo dei minori. […] Le biblioteche sono un presidio culturale che offre un servizio gratuito e accessibile a tutti, […] perché la biblioteca rappresenta un luogo di incontro […] dove studiare o dove partecipare ad attività ricreative. […] Le biblioteche, quindi, sono di importanza cruciale nei territori svantaggiati.

Ma le province non sono territori omogenei al loro interno. Per esempio, nonostante la provincia di Caserta sia una delle più colpite dal disagio (penultima), il Comune di Caserta è al primo posto per numero di biblioteche per minore tra i territori con più residenti tra 6 e 17 anni (3,8 biblioteche per 1.000 minori). Più della metà dei comuni in provincia, invece, non ha biblioteche».

La Biblioteca Comunale “Giuseppe Palomba”

I Comuni invece che hanno almeno una Biblioteca, spesso non comprendono l’importanza di farla funzionare a dovere. Come nel caso della Biblioteca di San Nicola la Strada “Giuseppe Palomba”; la Biblioteca è nata proprio grazie alla donazione da parte della famiglia Palomba dei libri dell’economista sannicolese. Una perla documentale nel territorio casertano.

Magazine Informare è stato nella Biblioteca sannicolese, famosa per la cogestione cittadina degli anni passati, ormai cessata, che ne aveva fatto l‘aula studio tra le più appetibili della provincia, aperta 7 giorni su 7, dalle otto del mattino alle nove di sera.

I volontari nel 2013 recuperarono una situazione disastrosa per rendere alla cittadinanza un servizio che già gli sarebbe stato dovuto. Incontrarono pile di scatoloni impolverati pieni di libri, arredamento manchevole, servizio internet wifi sospeso, catalogazione non effettuata nell’indifferenza delle dipendenti comunali che durante l’orario di “lavoro” pulivano i fagiolini. In anni di intensa opera numerosi volontari si sono succeduti, riuscendo ad avere anche un’utenza di oltre 60 unità giornaliere, numeri da capogiro per le piccole dimensioni della struttura.

San Nicola la Strada sembrava rinata, ma questa situazione viveva una condizione di illegalità: bisognava in qualche modo certificare la presenza di questi volontari. Il Sindaco neo eletto Vito Marotta, durante le prime ore del suo mandato è corso subito in Biblioteca a sincerarsi con i volontari per il lavoro svolto, suggerendogli di costituirsi in associazione, con la promessa di affidargli la gestione della stessa.

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La prima promessa del Sindaco ai volontari.

Detto fatto i ragazzi si costituiscono in associazione, ma il primo cittadino non mantiene la sua promessa. Sfruttando l’ingenuità dei giovani volontari, che in un momento di difficoltà decidono di restituire le chiavi in maniera simbolica, il Sindaco li estromette per sempre dalla vita della Biblioteca. Da quel momento la situazione precipita e cala l’interesse della cittadinanza per quel luogo ormai aperto solo 4 ore al giorno.

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La seconda promessa del Sindaco ai volontari.
Il degrado nella Biblioteca di San Nicola la Strada

Sono passati 3 anni e ad oggi la situazione è drammatica. Gli orari iniqui e le condizioni di scarsa fruibilità – durante il sopralluogo abbiamo incontrato i pochi coraggiosi utenti che sedevano con il giubbotto indosso per il freddo – hanno trasfigurato questo luogo di incontro una volta pieno di vita.

Gli utenti superstiti, nonostante abbiano perso la speranza di ritrovarsi in un posto migliore, non mollano la presa; chiedono almeno un’estensione oraria per poter permettere a tutti – liceali, universitari o lavoratori – di poter usufruire di questi spazi.

Il dipendente comunale che era stato assegnato all’apertura/chiusura e gestione delle pratiche in Biblioteca, per tre anni quasi sempre presente nonostante il doppio incarico nell’Area Tecnica, è andato in pensione. Attualmente nessun dipendente comunale è presente durante l’orario di apertura, e la Biblioteca è lasciata a sé stessa nell’indifferenza di tutti.

Purtroppo la Biblioteca vive solo durante gli orari della Casa Comunale, lun-mer-ven 8:00-14:00; mar-giov 8:00-18:00. E il motivo è alquanto banale. Le chiavi sono custodite dall’usciere della Casa Comunale, che per forza di cose chiude ambedue le strutture ai medesimi orari. Come biasimarlo.

La proposta degli utenti attuali

Per questo motivo, gli attuali utenti suggeriscono di lasciare al Comando dei Vigili Urbani le chiavi e il compito di apertura/chiusura; di conseguenza vedrebbe la luce l’agognata estensione oraria.

Insomma non sembra una cosa assai complessa, rispetto ad altre operazioni necessarie che comportano una spesa; come risanare il debito di diverse migliaia di euro con l’OPAC o riattivare i condizionatori per riscaldare le stanze.

Pensate, gli sceneggiatori dell’Amica Geniale hanno recentemente scelto le Gazzette Ufficiali della Biblioteca Palomba per arredare uno dei set della nuova stagione. E chissà quante opportunità sono già state perse nell’ignavia di alcuni pochi ma potenti disinteressati alla Cultura.

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Il primo striscione “più spazio alla cultura” strappato da chi dovrebbe difenderla e promuoverla.
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Il secondo striscione di denuncia “Più spazio alla cultura” strappato da alcuni cittadini sannicolesi.

 

di Francesco Cimmino

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