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#BeActive, Settimana Europea dello Sport

Angela Di Micco 24/09/2019
Updated 2019/09/24 at 7:17 PM
4 Minuti per la lettura

Il concetto è chiaro: muoversi quotidianamente fa bene alla salute.
Quanti di noi però riescono a praticare con assiduità l’attività fisica?

La definizione del termine comprende tutte le forme di movimento realizzate in vari ambiti di vita; l’OMS traduce infatti l’attività fisica in un qualsiasi movimento che il nostro apparato muscolo-scheletrico produce con un dispendio energetico superiore a quello di riposo.
L’esercizio fisico è salutare e purtroppo tra i vari impegni quotidiani non troviamo facilmente il tempo per fare dell’attività fisica anche se però per molti, non è prioritario.
Nonostante i benefici sulla salute collegati al regolare svolgimento di attività fisica siano stati ampiamente dimostrati, più del 32% di italiani tra i 18 e i 69 anni è considerato sedentario (PASSI 2014-2017) e ciò impatta fortemente in modo negativo sia sulla società che sulla salute delle persone.

Non dimentichiamo inoltre il potenziale che lo Sport possiede nel rafforzare i messaggi di tolleranza e consolidare la cittadinanza in tutta Europa.

Le linee guida del Piano di azione globale sull’attività fisica per gli anni 2018/2030 approvate dall’OMS, favoriscono infatti tutte le azioni che puntano all’equità ed all’inclusione dei soggetti vulnerabili in grado di influenzare lo stile di vita delle persone ed di agire preventivamente sulla salute.
Per cercare di debellare questa malsana abitudine la Commissione Europea ha promosso la “Settimana Europea dello Sport 2019” che si svolgerà dal 23 al 30 Settembre. Lanciata nel 2015 con l’hashtag #BeActive, è giunta alla sua quinta edizione. Anche l’Italia insieme ad altri 40 paesi europei ha promosso tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli obiettivi della Settimana: “stimolare i cittadini europei ad una corretta e consapevole attività fisica, indipendentemente dall’età o dal livello di forma”.
I dati statistici sono incoraggianti, infatti negli ultimi anni si è verificato un lieve aumento del numero dei praticanti delle discipline sportive ed una lieve diminuzione dei sedentari. Ciò vuol dire quindi che le informazioni prodotte per l’incentivazione delle attività fisiche sono risultate positive.

I livelli di attività fisica raggiungibili attraverso lo sport e l routine quotidiana,sono variabili. L’OMS raccomanda infatti ai più ‘piccoli ed agli adolescenti di giocare all’aperto, fare educazione fisica a scuola e spostarsi a piedi: almeno 60 minuti di pratica quotidiana di attività fisica aerobica e il rafforzamento dell’apparato muscolo-sceletrico forniscono benefici per la salute.
Per gli adulti è invece consigliato, per godere di risultati benefici visibili di muoversi spesso, anche durante le pause di lavoro soprattutto per chi svolge un’attività sedentaria. Per quanto riguarda gli anziani infine anche la semplice camminata, per chi non ha patologie che impediscano il movimento, procura benefit.

Dobbiamo fortemente credere in queste iniziative di promozione delle attività motorie non solo per l’educazione al wellness , ma anche come momento di socializzazione ed impegno civile. Ciò non basta però perché è necessario che le Istituzioni e gli organi demandati alla gestione e alla programmazione economica delle risorse per tali attività ci credano altrettanto, investendo le risorse necessarie per la loro piena realizzazione.

di Angela Di Micco

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