Con il diffondersi della pandemia da COVID-19 le mascherine chirurgiche sono diventate un importante dispositivo per proteggere noi e soprattutto gli altri dal contagio da Coronavirus.
Di conseguenza, per soddisfare il fabbisogno nazionale giornaliero, il Governo, dall’inizio dell’emergenza, ha dovuto mettere in campo azioni concrete per prevederne una produzione sufficiente. Successivamente, ne ha anche stabilito un prezzo limite per la vendita sul mercato.
Tuttavia nella storia del nostro Paese sovente assistiamo a pratiche di sedicenti imprenditori e commercianti che nel momento del bisogno trovano lo spiraglio per incrementare i propri affari.
E’ il caso dei dispositivi di protezione che sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli perché non riportavano il previsto marchio CE previsto dalla normativa di settore.
Ma si sa, anche, che spesso alla voracità economica si può contrapporre la strada della legalità, e allora la buona notizia è che dopo una perizia disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli questi stessi dispostivi sono stati considerati “prodotti per la collettività” e devoluti ad Amministrazioni dello Stato e Associazioni impegnate sul territorio.
Autism Aid Onlus, attraverso la sua rete di Fondazioni, Associazioni ed Enti impegnati sul territorio, ha provveduto alla loro distribuzione per un supporto concreto alla popolazione.
Insomma, una storia a lieto fine dalla quale emerge come la reciprocità può essere uno dei migliori antidoti al coronavirus, al quale si deve sempre affiancare il nostro senso di responsabilità, la nostra umanità e capacità di prenderci cura l’uno dell’altro.
Questa pandemia si riuscirà a sconfiggere oltre che nei reparti degli ospedali del Paese anche se i cittadini ritornano ad essere protagonisti attivi e “medici della società”, che sovente si mostra malata e bisognosa di azioni che siano d’esempio per il futuro.
Quello messo in campo dalla “rete” è un piccolo ma concreto gesto per riportare un po’ di luce tra le nubi grigie dei contagi e zone rosse, della paura e dell’isolamento.
Ogni giorno c’è chi compie un gesto di generosità, si organizza per offrire aiuto a chi ha bisogno, si preoccupa del bene comune, non solo del proprio.
Dobbiamo tutti ripartire da qui per ritrovare un nuovo, sano equilibrio della Società.