Dopo il tutto esaurito del 29 novembre di Roma alla Sala Umberto e in attesa della data, già sold out, del 17 dicembre al Teatro San Basilia di Milano, Aurora Leone, volto dei The Jackal, arriva al Teatro Sannazzaro di Napoli con il suo secondo spettacolo “Vero a metà“. Dal titolo accattivante, “Vero a metà” si propone il tentativo di raccontare come il ruolo del comico sia in grado di interpretare la realtà e la quotidianità.
«Oltre a riprendere “Nero a metà” di Pino Daniele, – afferma Aurora Leone – l’album più significativo per la mia crescita, questo titolo è la risposta alla domanda “Ma quello che racconti è tutto vero?”. Tutto quello che dice un comico non può essere preso seriamente. È vero a metà».
Aurora Leone: uno spettacolo da sold out
Grande successo, da tutto esaurito nei teatri, per questo secondo spettacolo della comica casertana; dopo il debutto nel dicembre del 2018 al Piccolo Bellini di Napoli con “Quotidiana-mente: una famiglia a pretesto“, si cimenta in un nuovo monologo di oltre un’ora e mezza in cui padroneggia il palco passando dalle battute più spontanee sulla quotidianità ad una attuale e pungente satira politica e sociale.

Un monologo in cui tutto torna, in cui nessuna parola è lasciata al caso, ma tutto è ben intrecciato. La comica casertana costruisce pezzi di trama e li intesse tra di loro con voli pindarici ben studiati, accuratamente posizionati, ma soprattutto di intelligente comicità.
Tutto parte, e tutto torna, all’inizio della stesura del suo secondo monologo. Racconti di scene della vita quotidiana, in cui ognuno può rispecchiarsi, raccontati con spontanea semplicità; un susseguirsi di sogni, vicende, confronti che si uniscono ad un umorismo che fa riflettere: in ogni sfumatura di significato ed in ogni riferimento che Aurora Leone inserisce, toccando punti di importante artisticità.
Dopo quattro anni nella città che l’ha accolta per la prima volta e che, ancora una volta, ha conquistato attraverso sorrisi genuini e significative riflessioni. Con questo secondo monologo non ha assolutamente deluso le aspettative, alte, del monologo precedente: che grande ritorno!