“La vita è un’attesa tra un esame e un altro” secondo il famoso regista Sergio Leone. Non potrebbe esserci aforisma più pertinente per il campionato di queste due squadre e per questo Atalanta-Napoli.
Una stagione che ha visto gli orobici avvicinarsi, per qualche tempo, alla lotta Scudetto. C’è stata, per qualche tempo, l’impressione di poter davvero fare un ulteriore passaggio di step. Infortuni, discontinuità e impegni europei hanno fatto perdere qualche certezza e con esse quota in classifica.
Una stagione che ha visto inaspettatamente i partenopei comandare la classifica di Serie A per ampi tratti, con un’imposizione di gioco e mentalità di Spalletti. Nonostante diverse defezioni tra Covid, Coppa d’Africa e infortuni vari gli azzurri hanno lasciato il segno in questa stagione, è innegabile.
Atalanta-Napoli: due progetti così diversi, con così tanti punti di contatto e con così tante differenze nel progetto tecnico-tattico, così come in quello societario. Due modi di fare e vedere calcio, due obiettivi differenti, una partita banco di prova di un campionato che più volte ha chiesto prove di maturità a queste due compagini.
Il cammino che ha portato ad Atalanta-Napoli
Gli uomini di Gasperini hanno collezionato 7 punti nelle ultime 5 partite, con 2 vittorie (4 a 0 con la Samp, 1 a 0 a Bologna), un pareggio per 0 a 0 col Genoa e 2 sconfitte (1 a 0 a Firenze, così come a Roma). La buona notizia è senza dubbio il ritorno tra i convocati di Duvan Zapata, infortunatosi lo scorso 6 febbraio. Senza la punta colombiana e con la cessione di Piccoli (mai realmente al centro del progetto del Genoa), i nerazzurri sono rimasti scoperti nella posizione di terminale offensivo, ricoperta da Muriel (non proprio a suo agio) o da centrocampisti adattati fuori ruolo.
Il pareggio col Cagliari (1 a 1) e la sconfitta col Milan (1 a 0 a Milano) sarebbero stati colpi durissimi da digerire per tutti, figuriamoci per il Napoli delle ultime stagioni. E invece Spalletti e i suoi si sono aggiudicati ben 10 punti dei 15 a disposizione nelle 5 partite precedenti questo Atalanta-Napoli, aggiungendo alle precitate gare, tre vittorie per 2 a 1: a Roma contro la Lazio, a Verona contro l’Hellas e in casa contro l’Udinese. Arriva a questa partita con defezioni importanti, tra cui la squalifica di Osimhen e Rrahmani e l’infortunio di Di Lorenzo, ma niente alibi: Spalletti è stato chiaro!
Le probabili formazioni di Atalanta-Napoli
ATALANTA
Miranchuk e Boga recuperati, così come Zapata, almeno tra i convocati. Il colombiano non è di certo pronto per partire dall’inizio (chissà se per entrare a gara in corso), ma la sua presenza è già un ottimo segnale! Resta fuori ancora Toloi e questo “obbliga” Gasperini a schierare davanti a Musso, nella consueta difesa a tre, Djimsiti, Demiral e Palomino. Al centro del campo la collaudata e solida coppia De Roon-Freuler, per dettare i ritmi di gioco e di pressing, in una partita che, come detto anche da Spalletti, si giocherà tanto anche sull’aspetto fisico. Agiranno sulle fasce Hateboer e Zappacosta, in vantaggio su Maehle, che è stato anche fuori con la nazionale, e il napoletano Pezzella. In attacco tante le soluzioni, tenendo conto delle caratteristiche dei calciatori a disposizione, dei momenti di forma, ma anche di infortuni e ritorni tardivi dalle nazionali. Potrebbero spuntarla Malinovskyi e Koopmeiners alle spalle di Boga, con Muriel pronto a subentrare, dato che è tornato tardi dalle fatiche nazionali. Attenzione anche a Pessina e Pasalic, con quest’ultimo che potrebbe giocare da “falso nueve”.
NAPOLI
L’uomo copertina delle ultime settimane, Osimhen, squalificato per cumulo di ammonizioni, così come Rrahmani. Di Lorenzo ancora alle prese con la distorsione al ginocchio destro. Per tre titolarissimi fuori, altrettanti tre recuperati in extremis: Zielinski sembra aver recuperato dal fastidio muscolare lamentato in nazionale e potrebbe riprendersi il posto da titolare, Fabian Ruiz sembra aver superato le linee di febbre che gli avevano impedito di allenarsi in settimana e Zambo Anguissa è tornato in gruppo, mettendosi alle spalle l’infortunio che lo aveva tenuto lontano dalla nazionale.
Ecco, allora, che davanti ad Ospina la coppia di centrali sarà composta da Koulibaly e Juan Jesus, mentre le fasce saranno presidiate da Mario Rui e il giovane Zanoli, nelle ultime ore in leggero vantaggio su Malcuit, tra i migliori in campo per il Napoli all’andata e ancora pienamente in ballottaggio. Con l’attacco orfano di Osimhen e anche di Petagna, ancora alle prese con una distrazione del muscolo semimembranoso della coscia destra, la fase offensiva sarà guidata dal neo papà Dries Mertens, alle cui spalle agirà probabilmente Zielinski, in vantaggio su Elmas. Insigne a sinistra e Politano a destra completeranno il terzetto alle spalle della punta. A dare equilibrio e geometrie alla squadra ci penserà la diga di centrocampo in cui ci sono due maglie per tre uomini: Lobotka, Ruiz e Anguissa. L’alternativa potrebbe essere un centrocampo più robusto con Lobotka vertice basso e Anguissa e Ruiz mezzali, con il polacco relegato di nuovo in panchina. Pronti a subentrare il jolly Elmas e Lozano, tornato in gruppo solo ieri.
ATALANTA-NAPOLI
ATALANTA (3-4-2-1)
Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Malinovskyi, Koopmeiners, Boga.
Allenatore: Gasperini
A disposizione: Sportiello, Rossi, Scalvini, Maehle, Pezzella, Pessina, Miranchuk, Pasalic, Cissè, Muriel, Mihaila, Zapata.
NAPOLI (4-2-3-1)
Ospina; Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui; Lobotka, Anguissa; Politano, Zielinski, Insigne; Mertens.
Allenatore: Spalletti
A disposizione: Marfella, Tuanzebe, Malcuit, Ghoulam, Anguissa, Demme, Elmas, Lozano.