Torna finalmente al Teatro Bellini di Napoli il Don Juan in Soho di Patrick Marber ispirato al Don Giovanni di Molière e ambientato a Londra, nel quartiere del West End di Soho. Torna sulla scena Daniele Russo, camaleontico, fisico, trasgressivo.
Lo spettacolo prodotto dalla Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini, porta la regia di Gabriele Russo e vuole essere un adattamento in chiave contemporanea del Dom Juan ou Le Festin de pierre di Molière (Don Giovanni o il convitato di pietra). Adattamento del 2006 a cura di Patrick Marber, che conquista la nomination all’Oscar per miglior sceneggiatura non originale, spettacolo che verrà rimodulato e portato in scena la prima volta nel 2016 al Wyndham’s Theatre di Londra.
Ambientazione dello spettacolo
La location è una Londra moderna, che viene osservata nella sua zona estrema e a luci rosse: il quartiere del West End, Soho, popolato da figure di varia umanità. Il protagonista perfettamente infilato nel mood di Soho è una figura insolita e punk, un Dj dall’animo libertino e perverso, alla ricerca perenne del piacere in tutte le sue forme, innamorato della profonda bellezza del mondo. Innamorato di tutte e di nessuna donna, della essenza femminile e con un instancabile desiderio di conquista e di fugace possesso.
Nichilismo della mente e dissolutezza del corpo, piacere della carne, brivido dell’attimo che fugge, sono gli elementi che rappresentano il “vero” senso della vita, in contrasto con la continuità, l’appartenenza, la famiglia. Don Juan rifugge dal matrimonio e lo deride, vive nel suo presente, non si cura del tempo che passa. La sua libertà sfrenata si contrappone alla libertà del suo prossimo, di suo padre, delle sue donne, ma lui non se ne accorge. E’ preso dal suo individualismo. E’ un essere inaccettabile e affascinante allo stesso tempo, un uomo drammaticamente vero.

Il cast
In scena sul palco ruotante, con musica dance e ritmo incalzante, il carismatico Daniele Russo è il protagonista, affiancato dal fedele Stan, lo Sganarello di Molière, detentore di un vero e proprio catalogo delle donne conquistate da Juan, interpretato da Alfonso Postiglione. Intorno a loro una vasta umanità di tipi umani: Noemi Apuzzo che recita nella parte della malcapitata moglie Elvira, sposata per gioco, Alfredo Angelici, Benassi, Claudia D’Avanzo, Gennaro Di Biase, Carlo Di Maro nella parte della statua parlante che annuncia l’avvicinarsi repentino e improvviso della morte, Sebastiano Gavasso, Mauro Marino padre del protagonista sulla scena, Arianna Sorrentino, Gianluca Vesce.

Il senso della vita: il finale del Don Juan
Seduttore e corteggiatore seriale, arriverà dritto al cuore della sua sposa Elvira, attraverso un’esperienza totalizzante di sensazioni fisiche e mentali mai provate prima dalla donna. Elvira con parole intrise di amore sconfinato, illogico e rassegnato sarà presente come un’ombra fino al momento delle resa dei conti, per salvare ancora una volta il suo uomo. Ma Don Giovanni manterrà fede alla sua filosofia di vita: “No, no, non sarà mai detto ch’io mi penta!” recita nel testo Molière. Giovanni resterà per sempre bambino, sarà volontà pura. Fedele al libero arbitrio accetterà la morte se la vita non potrà più essere quella dettata dalla sua voglia di libertà, quasi rincorrendola nella sua sfrenata voglia di vivere, desiderandola come e quanto desidera l’amore. Come e quanto desidera una vita fatta di solo desiderio.
Note finali
Splendida come sempre la presenza scenica di Daniele Russo, che si conferma eclettico in performance che sembrano quasi tagliate addosso, accompagnato dalla guida sapiente di Gabriele Russo. Le scene e il palco ruotante sono di Roberto Crea, i costumi di Chiara Aversano, il disegno luci di Salvatore Palladino, il progetto sonoro dal ritmo incalzante di Alessio Foglia.
Lo spettacolo resterà in scena al Bellini fino al 15 Gennaio 2023.

ph. Mina Grasso