Quella che andremo a raccontare è una grande storia, intrinseca di passione e forza di volontà, che terminerà con un meritato lieto fine.
Ci troviamo a Castel Volturno e Sandro Traettino, vincitore degli “Apps UP 2020 di HUAWEI” con la sua applicazione “Spingram”, ci parla e analizza insieme a noi le peculiarità della sua “invenzione”.
Ma di cosa parliamo nello specifico?
«Un vero e proprio concorso bandito da Huawei con lo scopo di incentivare i diversi sviluppatori a riportare le proprie app e giochi, all’interno dello store nativo di quest’ultimo.
Il Contest faceva riferimento ad una pluralità di aree geografiche come l’Africa, l’Europa, Asia e Sud America. Per ognuna di queste erano previsti nove premi differenti, in particolare: cinque in merito alle app, uno per l’applicazione più popolare e infine tre premi assegnati ai giochi.
I finalisti erano solamente venti all’interno di ogni Paese, e il nostro vincitore ricadeva all’interno della categoria “best game” europea insieme ad altri due “app developer”».
Come hai avuto l’accesso al concorso di HUAWEI?
«Durante l’estate 2020 avevo già dei rapporti con un mio amico sviluppatore, che mi ha messo in contatto con Francesco Stranieri, un Developer Technical Support Engineer di HUAWEI. Il concorso ha attirato la mia attenzione e ho deciso di portare la mia applicazione su “App Gallery”. È stato abbastanza semplice poiché avevo già pronta la mia app disponibile per Android, ho dovuto solamente apportare qualche modifica».
Parlaci di “Spingram”, in cosa consiste la tua app?
«È un puzzle che in particolare ruba quella che è la struttura del Cubo di Rubik.
Si differenzia da quest’ultimo grazie alla sua trasparenza, puoi praticamente vedervi attraverso. Invece di possedere facciate colorate, lo scopo del giocatore sarà quello di ricomporre e unire, facendo caso al disegno di riferimento dato in base al livello, dei segni presenti sulla figura».
Viviamo in un territorio tanto criticato, ossia Castel Volturno, quanto ha influito tale appartenenza nella creazione del tuo progetto?
«L’appartenenza a questo luogo mi ha dato sicuramente la motivazione per fare, creare quel “qualcosa in più” che tanti altri non fanno. Mi sono dato sempre da fare, ho studiato e frequentato persone perbene, perché qui esistono, e bisogna ribadirlo. Il mio è solamente un piccolo tassello in una realtà tanto macchiata, per risollevare il nostro territorio ci vorrà sicuramente del tempo. La mia famiglia è uno dei pilastri appartenente alla storia di Castel Volturno poiché viviamo in questo paese da tanto, ed oggi anche le persone che prima mi conoscevano a malapena, mi fermano e mi fanno i complimenti».
È un’idea interessante che Traettino riconduce ad una sorta di “visione” avuta qualche anno fa. Un quadro ipotetico di “Spingram” aleggiava nei suoi pensieri, fino a quando, a seguito di un periodo di ragionamento e perfezionamento, è divenuta reale nel 2020. L’intento era quello di poter creare qualcosa di relativamente nuovo e originale e, con la sua app, Sandro ci è riuscito alla grande ricevendo apprezzamenti da chi ha scaricato il gioco.
Quest’ultimo ha totalizzato centinaia di migliaia di download soprattutto su iOS, mentre su Android procede più lentamente. È da definirsi una grande vittoria, basti pensare che il nostro “app developer” non ha mai ricevuto un’istruzione idonea al mondo con cui è andato ad interfacciarsi, se non l’aver studiato disegno industriale durante la gioventù. Parliamo di una sorta di autodidatta, poiché tutto ciò che riguarda la programmazione l’ha imparato tramite videocorsi.
In un Contest basato sull’innovazione, Sandro si è distinto per la meccanica di gioco, il design minimalista ed elegante e la musica di sottofondo. Quest’ultimi rappresentano tutti gli ingredienti che hanno reso “Spingram” un’app vincente.
di Clara Gesmundo
TRATTO DA MAGAZINE INFORMARE N°214
FEBBRAIO 2021