Nonostante la Festa del Tricolore sia stata fissata il 7 gennaio, l’anniversario della bandiera istituita come quella ufficiale dell’Italia unita cade il 14 Marzo. Infatti, fu proprio in questa data che nel 1861 divenne uno dei simboli più importanti del Risorgimento, tanto da anticipare di ben tre giorni la proclamazione del Regno d’Italia.
La storia
È forse scontato sottolineare che la bandiera italiana, come altre degli Stati Nazionali che si stavano affermando alla fine del 1700, si è ispirata a quella francese, simbolo del rinnovamento giacobino.
Le prime manifestazioni della bandiera infatti compaiono nel 1789, con coccarde di fortuna diffuse soprattutto nello Stato Pontificio. Tuttavia la bandiera attraversa ancora molti decenni di storia, prima di essere adottata ufficialmente dalla Legione Lombarda.
Ancora il patriottico Tricolore compare menzionato in una poesia di Carducci durante i moti piemontesi, che su facevano portavoci del clima risorgimentale e della volontà di un’Italia unita.
Dopo molteplici vicissitudini e diffusione del Tricolore, quest’ultimo venne istituito come bandiera nazionale il 14 marzo 1861.
Ma perché allora la Festa del Tricolore è stata fissata al 7 gennaio?
Questa scelta, non casuale, richiama la data del 7 gennaio 1787, anno in cui il Tricolore divenne bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana.
Un po’ di Costituzione…
La Costituzione del 1948 nell’articolo 12 recita: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Vengono dunque certificate le forme e l’aspetto del vessillo che sventola su tutti i palazzi istituzionali del Paese, dal più piccolo dei Comuni fino al Quirinale.
La norma è in vigore dal 1° gennaio 1948, ma la storia della bandiera italiana è ben più antica.
Cosa significano i colori?
Mai prendere per ovvie informazioni riguardanti la tradizione. Soprattutto quando parliamo alle nuove generazioni, le prime vittime delle scelte politiche in campo scolastico che trascurano l’insegnamento della Costituzione e dei valori patriottici che tutelano la nostra identità nel mondo globalizzato.
In merito ai significati dei colori ci sono varie ipotesi.
La prima è quella geografica, la quale sostiene che ogni colore della bandiera richiami un aspetto tradizionale del paesaggio italiano: il verde ricorda le pianure d’Italia, il bianco le cime innevate dei monti, il rosso fa invece riferimento al sangue versato dai patrioti per la liberazione dell’Italia.
Secondo la tesi sostenuta invece dai letterati italiani, la bandiera tricolore esprime gli ideali del Risorgimento italiano. Il rosso è il colore della passione, dell’amore per la patria, al bianco si attribuisce la purezza dell’ideale unitario e il verde la speranza di vederlo un giorno realizzato. .
Curiosità: è più antica dello Stato italiano
I più attenti ai dettagli si saranno già accorti di questa particolarità: il Tricolore come bandiera esiste da molto prima dello Stato Italiano. Infatti, con l’adozione da parte della Repubblica Cisalpina viene stabilita una “vecchiaia” della bandiera rispetto all’unità d’Italia di ben 64 anni!
Non è sempre stato così…
La prima bandiera italiana non era a bande verticali ma orizzontali, e il primo colore era il rosso e non il verde. Al centro della banda bianca inoltre era presente lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi. Solo negli anni successivi assunse l’attuale disposizione di bande e colori.
Non “colora” le divise delle Nazionali
Infine, una curiosità più che una nozione storica: la bandiera italiana è una delle poche nel Vecchio Continente a non “colorare” le divise di buona parte delle Nazionali sportive. Storicamente infatti è l’azzurro a indicare le atlete e gli atleti d’Italia, cioè il colore dello stemma nobiliare dei Savoia. E anche se l’Italia non è più una monarchia dal 1946, si è deciso di non cambiare le divise sportive.