amsterdam bike parking

Amsterdam “divorzia” dalle quattro ruote e apre un mega bike parking sott’acqua

Giovanni Basile 02/02/2023
Updated 2023/02/02 at 4:52 AM
3 Minuti per la lettura

Amsterdam inaugura un bike parking che potrà ospitare circa 7 mila bici per incentivare ulteriormente l’uso del trasporto a due ruote. Dove si trova il parcheggio? Sott’acqua ovviamente.

Il progetto del bike parking ad Amsterdam

Gli olandesi hanno una storica esperienza nel gestire dighe, polder, tunnel sottomarini a fini edili ed automobilistici, come il “IJtunnel” che collega il centro con il nord della città di Amsterdam, costruito nel 1994. La capitale olandese vanta oltre il 60% di cittadini che utilizzano i pedali come strumento per muoversi e dal 26 Gennaio è operativo un bike parking sott’acqua nei pressi della stazione centrale, dal costo di 60 milioni di euro, al fine di garantire uno spazio sicuro per tutti i possessori di bici al prezzo di 2€ al giorno. Funzionante per 7 mila posti, si prevede un incremento di oltre 11 mila utenti.

L’obiettivo del progetto

L’obiettivo principale non è solamente garantire una postazione di parking, ricarica e sharing per le bici elettriche ma un ulteriore passo in avanti per disincentivare l’uso delle inquinanti automobili, sia elettriche che a benzina. I Paesi Bassi sono infatti fra i più minacciati dal riscaldamento globale, molte città sono erette grazie all’utilizzo di dighe, ma le costruzioni artificiali di certo non possono aggiornarsi velocemente all’innalzamento dei mari. L’Olanda, dunque, muove passi importanti verso la mobilità green “in casa”.

L’Italia prenda esempio

È il caso che l’Italia ed altre capitali europee occidentali prendano esempio, visto l’inquinamento sempre più presente, i fragili centri storici spesso scambiati per autostrade e l’aumento dei carburanti che pesano sulle famiglie. Il nostro paese, secondo i dati di Legambiente, evidenziati anche dalla compagnia assicurativa Generali, vede sì un incremento del trasporto ad emissioni zero e del bike sharing, ma percentuali davvero importanti sono ancora lontane.

Il Nord Italia, con un rapporto utilizzo/accessibilità del trasporto elettrico ed alternativo, parte avvantaggiato. Bene Milano, Torino e Bologna: gli utenti che utilizzano trasporti a zero emissioni sono qui intorno al 40%; non benissimo Napoli, con un 34%; e Roma con il 27%. Il Sud Italia chiude la classifica con Basilicata e Molise dove le percentuali sono notevolmente ridotte.

È tempo che il nostro paese affronti con coraggio la sfida della mobilità, partendo dal governo ai cittadini. Bisogna investire seriamente sull’ecosostenibilità dei trasporti, anche con progetti imprenditoriali visionari come quello di Amsterdam, ma è ancora più necessario colmare il divario fra il Nord e il Sud dello stivale. Opportunità come il PNRR non possono essere sprecate, dato che sono previsti 34 miliardi di euro verso la rete ferroviaria del meridione, dove soprattutto nelle Isole si procede ancora con l’alimentazione a gasolio, fra le più inquinanti ed inefficienti.

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