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Altaroma: la Fashion Week 2020 al Guido Reni District

Nunzia Gargiulo 04/02/2020
Updated 2020/02/04 at 7:23 PM
3 Minuti per la lettura

Si è conclusa con grande successo, l’edizione invernale della Roma Fashion Week, organizzata da Altaroma.

La kermesse capitolina, che edizione dopo edizione acquista sempre più spessore, si è svolta negli spazi dell’ex caserma Guido Reni.

Da sempre, Altaroma offre spazio ai designer e talenti emergenti confermandosi anche quest’anno come polo attrattivo per i giovani talenti della moda anche dal punto di vista formativo. Parole d’ordine?Creatività, Moda Green, sostenibilità ambientale e biotecnologie.

Tra le case partecipanti che hanno presentato sulle passerelle del Guido Reni District la loro collezione, non è passato inosservato il lusso senza tempo di Caterina Moro. Rimandi alla natura, reminiscenze bucoliche di passeggiate autunnali nei boschi, sfumature che rimandano all’inverno. Ricami e frange si alternano alla Denim e all’ecopelle, frutto di un sapiente processo di up-cycling in cui alcuni modelli di scarto sono stati dipinti con tinture bio ed ecosostenibili. Una palette cromatica dominata da colori neutri e nuances calde.

La mission della manifestazione, presenziata da Silvia Venturini Fendi è ormai chiara: valorizzazione dei brand indipendenti creando sinergie tra i buyer e gli operatori nazionali e internazionali.

Come? Attraverso la piattaforma showcase e “Who is on the Next”.

Artigianalità e teatro sono stati invece il tema del “Artisanal Intelligence. A.I. Herbarium“: Un progetto espositivo In cui si racconta della natura come fonte di ispirazione artistica e di ricerca per trovare nuove forme e materie prime artigianali.

Il penultimo giorno ha visto tra i protagonisti “i bei tempi” di Federico Cina, l ‘Accademia Costume e Moda, “Wood” della stilista prima citata Caterina Moro, “la Dark Celebretion “ del couturier Sylvio Giardina e “Zoomatic” di Italo Marsiglia.

Anche se non ufficialmente presentato, il must have della futura stagione primavera estate 2020 è il trench coat . Un’altra anticipazione è inoltre l’abbandono dello Streetwear a favore di uno stile vintage con una nota nerd, a riconferma del no-waste.

Pertanto, è ormai consolidato il fatto che Altaroma si definisca come “incubatrice di nuovi talenti”: ciascun brand partecipante emergente riceve il giusto spazio su una passerella che permette di ottenere tanta visibilità pubblica.

Non ci resta che aspettare giugno per la prossima edizione di Altaroma!

di Nunzia Gargiulo

 

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