Ieri, precisamente ad Airola, è scoppiato un forte incendio presso uno dei depositi della Sapa.
Questa, è un’azienda che produce materiali plastici, situata nel beneventano. La nuvola di fumo si è diffusa in maniera evidente in brevissimo tempo. I gas tossici sono arrivati anche nel napoletano ed è stata visibile da chilometri di distanza. Per tutelare i cittadini, il sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, ha lanciato un appello affinché i cittadini si chiudano in casa per evitare di respirare parte dell’enorme nube tossica. Anche il sindaco di Roccarainola ha lanciato un appello a rimanere in casa.
Poco si sa, per il momento, sulla natura e sulle cause del rogo. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco, che si sono adoperate per domare le fiamme e cercare di ridurre la nuvola di fumo, altissima e densa. Il fumo e il suo acre odore, oltre che nel Sannio, sono arrivati anche nel capoluogo campano, in particolare nella zona collinare del Vomero. A rogo estinto verranno effettuate delle analisi atte a indicare i livelli di tossicità che si sono sprigionati nell’aria.
Cosa è accaduto durante l’incendio
In molti hanno avvertito inoltre forti esplosioni durante il propagarsi dell’incendio. Si son completamente bruciati bancali di legno e materiale plastico. Anche i sindaci dei comuni caudini, sia sul versante sannita, sia sul versante irpino, hanno emesso avvisi di allerta per la popolazione invitando tutti a chiudersi in casa, a non uscire e a mantenere le finestre chiuse. Purtroppo non si è ancora a conoscenza della causa che abbia scatenato il rogo. Fortunatamente non ci sono stati feriti in quanto il rogo è divampato in una zona dell’azienda adibita a deposito e tutte le maestranze al lavoro sono state subito allontanate. Tra i tanti vigili del fuoco accorsi immediatamente sulla zona, uno di loro è in ospedale, ricoverato per disintossicazione.
Campania: una regione martoriata dai roghi tossici
Oramai si sa, è da troppo tempo che la regione Campania è afflitta da svariati roghi tossici, dolosi e non. In questo caso, probabilmente l’incendio è stato casuale, ma in troppe aziende e troppo spesso accadono situazioni del genere. Nell’agosto scorso, ad esempio, ci fu un similare incendio a San Marco Evangelista, nel casertano, sempre in un’azienda. Per non parlare dei roghi dolosi: giornalmente vengono appiccati roghi e roghi lungo tutta la regione, spesso di materiali tossici, i quali sprigionano diossina in quantità elevata.
Io credo che urgono assolutamente le approvazioni di leggi, oltre a quelle già presenti, che inaspriscono le pene per i piromani. Per quanto riguarda le aziende, invece, per ovviare ai frequenti roghi c’è bisogno di maggiori controlli da parte dei sindacati e tecnici specializzati. In questa maniera verrebbero scoperte più frequentemente tutte le inadempienze riguardanti tutti i macchinari presenti nelle officine. Di conseguenza, si eviterebbero spiacevoli corto circuiti (cause principali di incendi aziendali) i quali sfociano in disastri assolutamente evitabili.
di Giovanni Terzi