Pozzuoli

A Pozzuoli la storia grida aiuto

Ludovica Palumbo 15/05/2023
Updated 2023/05/14 at 7:39 PM
4 Minuti per la lettura

Sono pochi i luoghi al mondo che possono vantare la fortuna di essere considerati veri e propri musei a cielo aperto e Napoli, comprensiva della sua provincia, è senza dubbio uno di questi. Una città in cui ogni luogo parla della sua storia, in cui si respira arte e in cui tutto ritrova un sapore antico, ma come sempre quando ci troviamo a parlare di Napoli, siamo di fronte alla città dei paradossi. Accanto al grande dono che la storia ha voluto offrirci, troviamo infatti danni causati dall’indifferenza che da troppo tempo calpesta luoghi che dovrebbero essere, invece, custoditi gelosamente come reliquie. Oggi parliamo di un comune della provincia di Napoli che è la dimostrazione pratica di questo paradosso, l’antica Puteoli, dove si cammina circondati da storia e indifferenza.

Un tuffo nel passato di Pozzuoli

Lo scrittore britannico Norman Lewis ha definito Pozzuoli come il luogo in cui «nell’antichità tutti i Romani più ricchi, dissoluti e sanguinari costruirono le loro ville al mare, e l’ameno, incantevole paesaggio è intriso di oscure leggende sulle loro imprese». Ed è proprio così, camminare a Pozzuoli è come catapultarsi sul set de “Il Gladiatore”, ogni angolo, ogni vicolo è testimonianza di ciò che era in passato, simbolo della storia antica di quella città tanto amata dai Romani.

Ma probabilmente, fatta eccezione dei ben popolari Anfiteatro Flavio, Parco Archeologico del Rione Terra e Tempio Nettuno, molti ignorano la grande quantità di siti più o meno nascosti e che proprio per questo forse, vengono totalmente dimenticati. Luoghi che profumano di storia, lasciati alla mercé di una generale noncuranza che rende impossibile dare a questi ultimi l’importanza ed il riconoscimento che meritano.

Pozzuoli

L’indifferenza

 Manutenzione, cura e valorizzazione sono ciò che naturalmente ci si aspetta nei confronti di questi siti archeologici, eppure, la situazione nella quale versano tra spazzatura ed erbacce è conseguenza inevitabile dell’indifferenza di cittadini ed istituzioni. Parliamo di luoghi come il foro italico dell’antica Puteoli, a pochi passi dal più noto Anfiteatro Flavio, nel quale non troveremo scolaresche in gita ma resti di colonne antiche ricoperte da piante ed erbacce. Ancora l’Anfiteatro di Liternum (nei pressi di Lago Patria), la cui bonifica dell’area dalla vegetazione ha impiegato anni.

Forse tra tutti però, emblematico è il caso della “Villa di Annibale” nei pressi di Monterusciello. Una villa rustica di epoca romana, uno dei famosi siti archeologici riemersi dopo il bradisismo degli anni ‘80, chiamata così perché si credeva appartenesse proprio al noto personaggio. Ecco, quello che a tutti gli effetti è un sito archeologico, oggi è totalmente abbandonato. Facendo un giro in questo “pezzo di storia”, tutto ciò che abbiamo trovato sono sterpaglie, rifiuti, lamiere. Chiedendo ai residenti del posto, si nota come la maggior parte di questi non sappia neanche cosa sia questo luogo o cosa rappresenti.

Questi, però, sono i risultati di una semplice equazione matematica, poiché all’inefficacia delle istituzioni va sottolineato come ci sia anche l’indifferenza e la cattiva educazione dei cittadini a contribuire al peggioramento dello stato delle cose. Basterebbe un po’ di sana collaborazione per iniziare a fare la differenza, basterebbe iniziare a capire che forse tutti questi “tesori abbandonati” meritano rispetto e cura

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