Un accordo di collaborazione quadriennale, un Memorandum d’Intesa che apre a importanti iniziative future, è stato siglato oggi a San Pietroburgo tra la Reggia di Caserta – patrimonio Unesco dal 1997 – e il Museo Statale Ermitage.
Si avvia così una significativa sinergia tra il prestigioso museo fondato da Caterina la Grande – che, ricco di oltre 3 milioni di opere, riserva da sempre un posto di rilievo all’arte italiana – e uno dei siti monumentali più importanti e affascinanti del nostro Paese, oggi Museo Statale Autonomo, al centro di una complessiva azione di rilancio e valorizzazione.
A siglare l’accordo, nelle sale del Palazzo d’Inverno sulla Neva, il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori – da poco più di un anno alla guida del complesso campano su nomina del Ministro Franceschini – e il Direttore Generale dell’Ermitage Michail Piotrovsky, che non ha mancato di sottolineare come siano vaste le possibilità di collaborazione scientifica tra due Istituzioni Internazionali che, oltre a custodire importanti patrimoni d’arte e a ricordare i fasti di dinastie del passato con le loro meravigliose architetture – I Romanov e i Borbone – propongono anche un’inedita e forse inattesa attenzione alla modernità.
Il Museo Ermitage – che due anni fa ha inaugurato una grandiosa ala interamente dedicata all’arte moderna e contemporanea, nell’adiacente Palazzo dello Stato Maggiore – ha anche avviato nel 2007 il progetto “Ermitage 20/21” per l’arte contemporanea, con lo scopo di collezionare, esporre e studiare l’arte dei secoli XX e XXI quale specchio della cultura d’oggi.
D’altro canto, la stupefacente Reggia di Caserta, accanto agli appartamenti storci e alla Pinacoteca del Sette e Ottocento vanta, su lascito del collezionista e gallerista Lucio Amelio, la ricca collezione Terrae Motus con opere di artisti di rilevo internazionale, tra i quali Keith Haring, Robert Mapplethorpe, Tony Cragg, Gilbert e George, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova, chiamati a confrontarsi con il dramma del terremoto che colpì Campania e Basilicata nel 1980.
Proprio la comunanza di alcuni interessi e tematiche ha spinto a ricercare una collaborazione reciproca su progetti che verranno definiti da appositi gruppi di lavoro nei prossimi mesi.
Ricerche congiunte e convegni, scambio di informazioni, stage, sviluppo dei sistemi di fruizione dei Beni culturali, restauro e grandi mostre sono tra i possibili campi d’azione del memorandum sottoscritto da Felicori e da Piotrovsky – presente alla firma anche Maurizio Cecconi, Segretario Generale di Ermitage Italia che ha collaborato all’intesa – che individua in particolare, come tematiche di riflessione e confronto scientifico per possibili esposizioni all’Ermitage o alla Reggia di Caserta:
1) la pittura di paesaggio con i suoi variegati registri iconografi caratteristici delle diverse scuole europee che hanno sviluppato e approfondito la rappresentazione dello scenario naturale, facendo riferimento alla collezione di dipinti del pittore vedutista Jacob Philipp Hackert conservati presso la Reggia di Caserta;
2) la produzione artistica di età contemporanea e quanto in questo ambito è rappresentato dalla Collezione Terrae Motus;
3) il tema delle Corti imperiali, inteso nei suoi diversi aspetti, storici, culturali, artistici e sociali, in riferimento alla vita di Corte nella sua dimensione pubblica e privata.
Relazioni internazionali dunque foriere di iniziative di grande interesse scientifico e culturale che possono contribuire a rilanciare l’immagine della Reggia di Caserta in Europa e nel mondo, anche con effetti e ripercussioni nel settore del turismo culturale.
In questo senso entrambi i protagonisti dell’iniziativa hanno sottolineato l’importanza che la collaborazione produca nuove motivazioni e occasioni per l’implementazione del turismo culturale da parte italiana verso la Russia, e in particolare verso il Museo Ermitage, e da parte russa verso l’Italia ossia verso la Reggia e il territorio di Caserta.
di Flavia Trombetta